TikTok non è più solo video: l'assalto al mondo della messaggistica è iniziato TikTok ha deciso di fare sul serio. L'app che ha rivoluzionato l'intrattenimento con i suoi video brevi sta per cambiare pelle, o meglio, sta per aggiungerne una nuova. La società ha confermato il lancio di due funzionalità attesissime nei messaggi diretti (DM): le note vocali e la possibilità di inviare immagini e video direttamente dalla galleria del telefono. Una mossa che la proietta di prepotenza nell'arena delle app di messaggistica, sfidando apertamente colossi come Instagram e WhatsApp. Non si tratta di un semplice aggiornamento, ma di una dichiarazione d'intenti. TikTok non vuole più essere solo il luogo dove si scoprono balletti e trend virali, ma ambisce a diventare il centro della comunicazione quotidiana dei suoi utenti. L'obiettivo è chiaro: trattenere le persone all'interno dell'ecosistema, evitando che passino ad altre piattaforme per commentare un video divertente o scambiarsi un'opinione. Come funzionano le nuove chat di TikTok Le novità introdotte sono intuitive e ricalcano funzioni già consolidate altrove, rendendo l'adozione immediata per chiunque. Vediamole nel dettaglio. Note Vocali: la voce diventa protagonista Finalmente anche su TikTok si potrà comunicare a voce. Gli utenti potranno registrare e inviare messaggi audio della durata massima di 60 secondi. Una funzione che, come riportato da diverse analisi di settore, è particolarmente amata dalla Generazione Z, il cuore pulsante dell'utenza di TikTok. Era solo questione di tempo prima che la piattaforma si adeguasse a questo trend, offrendo un modo più personale e diretto per interagire. Gallerie di immagini e video L'altra grande novità è la possibilità di condividere fino a nove immagini o video in una sola volta, sia nelle chat singole che in quelle di gruppo. Questi contenuti possono essere scelti direttamente dal rullino fotografico del proprio smartphone o scattati al momento. È anche possibile applicare delle modifiche prima dell'invio, integrando l'esperienza di editing tipica di TikTok direttamente nella messaggistica. La sicurezza prima di tutto: le contromisure di TikTok L'introduzione di contenuti multimediali privati solleva sempre questioni legate alla sicurezza e alla privacy, specialmente su una piattaforma con un pubblico così giovane. TikTok sembra averci pensato attentamente, implementando una serie di misure preventive. Come confermato in una nota a TechCrunch, la sicurezza degli utenti è una priorità. La regola più importante riguarda le richieste di nuovi messaggi. Se una persona che non segui ti contatta per la prima volta, non potrà inviarti foto o video personali. Potrà condividere solo contenuti già esistenti su TikTok, una barriera efficace contro l'invio di materiale indesiderato o inappropriato. Inoltre, l'app mostrerà un promemoria per invitare gli utenti a riflettere sulla propria privacy prima di condividere contenuti sensibili. Per gli utenti di età compresa tra i 16 e i 18 anni, le protezioni sono ancora più stringenti. TikTok ha attivato sistemi automatici che rilevano e bloccano l'invio di immagini contenenti nudità. In questi casi, il mittente viene bloccato e il destinatario non riceverà mai l'immagine. Per gli utenti maggiorenni, questa funzione di sicurezza sarà attivabile volontariamente dalle impostazioni. Una strategia per dominare il tempo degli utenti Questo aggiornamento non è un fulmine a ciel sereno. Si inserisce in una strategia più ampia che ha visto TikTok lanciare lo scorso anno le chat di gruppo e, più di recente, le Creator Chat Rooms, spazi dedicati all'interazione tra creator e follower. L'obiettivo è trasformare l'app in una piattaforma onnicomprensiva, dove l'intrattenimento si fonde con la comunicazione. La mossa è astuta: più funzioni significa più tempo speso sull'app e una maggiore dipendenza dall'ecosistema TikTok. La battaglia per l'attenzione degli utenti si fa sempre più intensa e, con queste nuove armi, TikTok ha appena alzato la posta in gioco. Resta da vedere come reagiranno i concorrenti, ma una cosa è certa: la guerra delle chat ha un nuovo, temibile contendente.