Luci, tunnel e intelligenza artificiale: la scommessa di Musk a Las Vegas Da mesi, nei tunnel scintillanti sotto Las Vegas, si sta svolgendo un esperimento che potrebbe ridefinire il futuro della mobilità urbana. The Boring Company di Elon Musk sta finalmente testando il Full Self-Driving (FSD) di Tesla, il suo controverso sistema di assistenza alla guida, all'interno del Vegas Loop. L'obiettivo? Raggiungere un'automazione completa in un ambiente che, sulla carta, sembra quasi un gioco da ragazzi per un'AI avanzata. La notizia, riportata da diverse testate tra cui TechCrunch, è stata confermata da Steve Hill, CEO della Las Vegas Convention and Visitors Authority. Hill ha spiegato che i test sono in corso da alcuni mesi, con veicoli Tesla che percorrono i tunnel con a bordo solo conducenti di sicurezza. Eppure, nonostante le grandi promesse, la realtà sembra essere più complessa del previsto. Hill ha smorzato gli entusiasmi, affermando che un'implementazione su larga scala della tecnologia è ancora "lontana". Un compito semplice? Non proprio L'idea di base è affascinante. I tunnel del Loop, che collegano il Convention Center ad alcuni hotel vicini, sono un ambiente chiuso, prevedibile e privo delle infinite variabili del traffico cittadino: niente pedoni imprevedibili, niente incroci complessi, niente ciclisti. Un percorso ideale per affinare un sistema di guida autonoma. Ma allora, dov'è l'intoppo? A quanto pare, anche un semplice tunnel può nascondere delle insidie. Secondo Hill, le auto "trovano punti che sono difficili per loro". Le sfide inaspettate includono le pareti di roccia semi-lisce e, ironicamente, le colorate luci a LED che sono diventate il marchio di fabbrica dei tunnel di Musk. Questi elementi, pensati per l'estetica, sembrano confondere i sensori del sistema FSD, costringendo i supervisori umani a intervenire "periodicamente" per riprendere il controllo. Questo dettaglio è fondamentale. Se l'AI di Tesla fatica in un ambiente così controllato, cosa significa per le sue ambizioni di dominare le caotiche strade di tutto il mondo? La risposta non è scontata. L'intervento umano, seppur periodico, dimostra che la strada verso una vera automazione di Livello 4 o 5 è ancora lunga e piena di ostacoli imprevisti, anche quando il percorso sembra dritto e semplice. Tra visione e realtà: il futuro è ancora da scrivere Questi test a Las Vegas non sono un evento isolato, ma un tassello cruciale nella più ampia strategia di Tesla. Mentre l'azienda lancia piccoli servizi di robotaxi su invito in città come Austin, l'esperimento nel Loop serve da banco di prova in condizioni quasi di laboratorio. Ogni difficoltà incontrata, come la gestione delle luci o la navigazione nelle stazioni sotterranee per il prelievo dei passeggeri, diventa un dato prezioso per addestrare e migliorare l'algoritmo. La visione di Elon Musk è chiara: una flotta di veicoli autonomi che si muovono fluidamente, sia in superficie che nel sottosuolo, rivoluzionando i trasporti. Ma la fredda realtà dei fatti, raccontata da chi osserva i test da vicino, ci ricorda che l'innovazione tecnologica non è una linea retta. È un percorso fatto di tentativi, errori e, a volte, di problemi inaspettati causati da una parete di roccia o da una striscia di luci al neon. Il progetto va avanti, e ogni intervento del conducente di sicurezza è una lezione imparata. La domanda, a questo punto, non è se la guida autonoma arriverà, ma quando e a quale livello di affidabilità. I tunnel di Las Vegas, con le loro sfide impreviste, potrebbero non essere solo una vetrina futuristica, ma il più onesto e severo campo di addestramento che l'FSD di Tesla potesse trovare.