L'ascesa fulminea di Sora: un successo annunciato? Era nell'aria, ma la velocità ha sorpreso tutti. L'app Sora di OpenAI, il tanto atteso strumento di generazione video basato su intelligenza artificiale, ha scalato le classifiche dell'App Store statunitense fino a conquistare la prima posizione. Un traguardo raggiunto il 3 ottobre, come riportato da TechCrunch, che segna un momento cruciale non solo per OpenAI, ma per l'intero settore dell'AI generativa. La cosa più incredibile? L'app è ancora in fase di lancio "invite-only", accessibile solo su invito per gli utenti in USA e Canada. Nonostante questa barriera all'ingresso, la fame di strumenti creativi AI è evidentemente insaziabile. Sora non è più un esperimento da laboratorio mostrato in demo sbalorditive; è diventata un fenomeno culturale e commerciale prima ancora di essere disponibile per tutti. I numeri non mentono: Sora contro i giganti dell'AI Parliamo di dati concreti. Secondo le analisi di Appfigures, Sora ha registrato 56.000 download solo nel suo primo giorno. Nei primi due giorni, il totale ha raggiunto la cifra impressionante di 164.000 installazioni. Questi numeri hanno permesso all'app di superare colossi del calibro di Google Gemini e persino il suo fratello maggiore, ChatGPT, nella classifica delle app più scaricate. Mettere questi dati in prospettiva è fondamentale per capire la portata del lancio. Il debutto di Sora ha superato quello di altre importanti app AI come Claude di Anthropic (21.000 download al day-one) e Copilot di Microsoft (appena 7.000). Si è posizionata alla pari con Grok di xAI, che ha anch'esso totalizzato 56.000 download al suo esordio. Solo ChatGPT e Gemini avevano fatto di meglio, con circa 80.000 download ciascuno nel loro primo giorno. Una partenza a razzo, ma con il freno a mano tirato La domanda sorge spontanea: cosa sarebbe successo se l'accesso fosse stato libero? È quasi certo che i numeri sarebbero stati ancora più stratosferici. Il fatto che un'app a inviti possa generare un tale volume di download dimostra una domanda di mercato eccezionale per la creazione di video tramite AI, direttamente nelle mani degli utenti. Questo successo fulmineo indica che OpenAI non ha semplicemente rilasciato un nuovo software, ma ha intercettato un desiderio latente del pubblico. L'idea di trasformare un semplice testo in una clip video di alta qualità non è più fantascienza, ma un'applicazione a portata di smartphone che sta già definendo un nuovo standard di creatività digitale. Non solo un tool, ma un social network del futuro? Il successo di Sora non è privo di dibattiti interni. La mossa di OpenAI di lanciare un'app con un'esperienza simile a un social network, sfidando di fatto piattaforme come TikTok, ha sollevato qualche sopracciglio. All'interno dell'azienda, secondo alcune indiscrezioni, c'è chi preferirebbe concentrarsi su problemi più complessi e fondamentali per l'umanità, piuttosto che inseguire il mercato consumer dei social media. Tuttavia, è innegabile che la democratizzazione di una tecnologia così potente sia di per sé un passo che può avere un impatto enorme sulla società. L'app si è subito popolata di creazioni sorprendenti, meme e persino deepfake ironici del CEO Sam Altman, dimostrando una vitalità e un potenziale creativo che vanno oltre il semplice strumento tecnologico. OpenAI potrebbe aver innescato, forse anche involontariamente, la nascita di una nuova forma di comunicazione sociale. Cosa significa per il futuro dell'AI generativa L'exploit di Sora è più di una semplice notizia tecnologica. È la prova definitiva che l'intelligenza artificiale generativa è uscita dalla sua nicchia per entrare prepotentemente nella cultura di massa. Dopo i testi con ChatGPT e le immagini con DALL-E, ora è il turno dei video. Questo apre scenari immensi per creatori di contenuti, professionisti del marketing, artisti e chiunque voglia raccontare una storia in modo nuovo. Il messaggio è chiaro: il pubblico è pronto. La tecnologia, pur con i suoi limiti e le sue controversie, è matura per il grande salto. Il successo di Sora non fa che accelerare la corsa all'oro dell'AI, spingendo la concorrenza a rispondere e, si spera, a innovare ancora di più. Stiamo assistendo in tempo reale alla nascita di un nuovo linguaggio visivo, e questa è solo la prima pagina di un capitolo tutto da scrivere.