Un successo travolgente, nonostante le porte chiuse Un debutto col botto. Non ci sono altre parole per descrivere il lancio dell'app Sora di OpenAI. In pochi giorni, l'applicazione per la creazione di video tramite intelligenza artificiale ha scalato le classifiche dell'App Store statunitense, conquistando la prima posizione. Un risultato impressionante, soprattutto se si considera un dettaglio non da poco: al momento, l'app è disponibile solo su invito negli Stati Uniti e in Canada. Il successo è stato immediato. Secondo i dati riportati da TechCrunch, basati sulle analisi di Appfigures, Sora ha registrato 56.000 download nel suo primo giorno. Nei primi due giorni, il totale è salito a 164.000 installazioni. Numeri che testimoniano una fame quasi insaziabile da parte del pubblico per strumenti di creazione video AI accessibili e potenti, direttamente sul proprio smartphone. Questo trionfo posiziona Sora davanti a colossi del calibro di Google Gemini e persino ChatGPT, l'altra celebre creatura di casa OpenAI. La domanda sorge spontanea: cosa sarebbe successo se l'accesso fosse stato libero per tutti? Probabilmente staremmo parlando di cifre ancora più stratosferiche. La sfida con i giganti dell'AI Mettere in prospettiva il successo di Sora richiede un confronto diretto con i suoi rivali. Come si posiziona il suo debutto rispetto ad altre app di intelligenza artificiale che hanno scosso il mercato? L'analisi diventa interessante, anche se le diverse strategie di lancio rendono il paragone complesso. Per avere un confronto "mele con mele", Appfigures ha analizzato i dati di download limitati a Stati Uniti e Canada. Emerge un quadro affascinante. ChatGPT e Gemini hanno avuto lanci leggermente più forti, con 81.000 e 80.000 download nel primo giorno rispettivamente. Sora, con i suoi 56.000 download, si è piazzata al pari di Grok, il chatbot di xAI. Tuttavia, ha letteralmente sbaragliato la concorrenza rappresentata da Claude di Anthropic (21.000 download) e Copilot di Microsoft (appena 7.000). Questo dimostra che, nonostante non sia il più grande lancio di sempre in termini di numeri assoluti, la performance di Sora è eccezionalmente robusta, specialmente considerando la barriera dell'invito. Una nuova era per i social e la creatività? Il successo di Sora non è solo una questione di numeri, ma indica una tendenza chiara. La creazione di video tramite AI sta uscendo dalla nicchia degli addetti ai lavori per diventare un fenomeno di massa. L'interfaccia dell'app, descritta come simile a un social network, suggerisce l'intenzione di OpenAI di andare oltre il semplice strumento di utility per abbracciare l'intrattenimento e la condivisione. Questa mossa, tuttavia, non è priva di dibattiti interni. Pare che alcuni membri del team di OpenAI preferirebbero che l'azienda si concentrasse su problemi più complessi per il bene dell'umanità, piuttosto che inseguire il modello dei social media. Eppure, l'entusiasmo del pubblico è palpabile. L'app è già piena di creazioni sorprendenti e, a volte, bizzarre, come i deepfake del CEO Sam Altman che scherza con gli utenti. È la dimostrazione che la tecnologia, una volta messa nelle mani delle persone, prende strade inaspettate. La creatività esplode, nel bene e nel male. Sora si sta profilando non solo come un tool, ma come una vera e propria piattaforma espressiva. Cosa ci aspetta? Il debutto di Sora è solo l'antipasto. La vera esplosione avverrà quando OpenAI aprirà le porte a tutti. La combinazione di un modello text-to-video potentissimo e un'esperienza utente semplice e social potrebbe ridefinire il panorama dei contenuti digitali. Piattaforme come TikTok e Instagram potrebbero trovarsi di fronte a un nuovo, temibile concorrente che non si limita a ospitare contenuti, ma li genera. La scalata al primo posto dell'App Store non è un traguardo, ma un punto di partenza. Segna l'inizio di una nuova fase in cui l'intelligenza artificiale generativa diventa uno strumento quotidiano per milioni di persone. Stiamo assistendo in diretta alla nascita di un fenomeno che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui creiamo, condividiamo e consumiamo video. Il futuro della creatività è già qui, e si scarica da un app store.