Roblox nell'occhio del ciclone: la Procura della Louisiana denuncia le falle nella sicurezza dei minoriUn terremoto scuote il mondo dei videogiochi e delle piattaforme online dedicate ai più giovani. Il Procuratore Generale della Louisiana, Liz Murrill, ha intentato una causa contro Roblox, una delle piattaforme più popolari tra i bambini e gli adolescenti, accusandola di gravi negligenze nella protezione dei minori. Le accuse sono pesantissime: la piattaforma sarebbe diventata un “luogo perfetto per i pedofili” a causa di controlli di sicurezza inadeguati e di una presunta priorità data alla crescita degli utenti e ai profitti rispetto alla salvaguardia dei più vulnerabili.La denuncia, presentata giovedì 14 agosto 2025, sostiene che Roblox “ha facilitato e continua a facilitare la distribuzione di materiale pedopornografico e lo sfruttamento sessuale dei bambini della Louisiana”. Murrill ha rincarato la dose, affermando che la piattaforma non avrebbe implementato controlli di sicurezza basilari e non avrebbe informato adeguatamente i genitori sui rischi. Una situazione che, se confermata, delineerebbe un quadro preoccupante per milioni di famiglie.Un gigante con 82 milioni di utenti e troppe ombreRoblox, lanciato nel lontano 2006, vanta numeri da capogiro: ben 82 milioni di utenti attivi ogni giorno. Di questi, una fetta significativa è composta da minori: il 20% ha meno di 8 anni, e un altro 20% si colloca nella fascia d'età tra i 9 e i 12 anni. Dati che rendono ancora più urgente la questione della sicurezza. “A causa della mancanza di protocolli di sicurezza di Roblox, la sicurezza dei bambini della Louisiana è in pericolo”, ha dichiarato Murrill in un comunicato ufficiale. “Roblox è invasa da contenuti dannosi e predatori di bambini perché dà priorità alla crescita degli utenti, ai ricavi e ai profitti rispetto alla sicurezza dei bambini. Ogni genitore dovrebbe essere consapevole del pericolo chiaro e presente per i propri figli da parte di Roblox, in modo da poter prevenire l'impensabile dal verificarsi nella propria casa”.La causa evidenzia come adulti possano fingersi bambini sulla piattaforma e come i minori possano aggirare i requisiti di età per accedere a esperienze destinate a un pubblico più maturo. Tra gli esempi citati, figurano esperienze dai nomi inquietanti come “Escape to Epstein Island”, “Diddy Party” e “Public Bathroom Simulator Vibe”, che sollevano seri interrogativi sui contenuti presenti e sulla loro moderazione. La Procura richiede un'ingiunzione permanente che impedisca a Roblox di dichiarare di avere adeguate funzionalità di sicurezza e di intraprendere attività che violerebbero la legge della Louisiana sulle pratiche commerciali sleali.La risposta di Roblox e le sfide della moderazioneUn portavoce di Roblox ha replicato alle accuse, pur non potendo commentare direttamente il contenzioso in corso. L'azienda ha dichiarato di dedicare “risorse sostanziali, inclusa tecnologia avanzata e moderazione umana 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per aiutare a rilevare e prevenire contenuti e comportamenti inappropriati, inclusi i tentativi di indirizzare gli utenti fuori dalla piattaforma, dove gli standard di sicurezza e la moderazione potrebbero essere meno rigorosi dei nostri”. Ha inoltre aggiunto che “sebbene nessun sistema sia perfetto, Roblox ha implementato rigorose salvaguardie tecnologiche e di applicazione, incluse restrizioni sulla condivisione di informazioni personali, link e condivisione di immagini tra utenti. La sicurezza della nostra comunità è una priorità assoluta”.L'anno scorso, Roblox aveva già introdotto nuove misure di sicurezza, come il divieto per gli utenti sotto i 13 anni di inviare messaggi diretti, a seguito di segnalazioni che evidenziavano rischi come il grooming e contenuti espliciti. Tuttavia, la causa di Murrill sostiene che queste misure siano state implementate troppo tardi e siano insufficienti per affrontare la gravità del problema. La questione solleva un dibattito fondamentale sulla responsabilità delle piattaforme digitali nel proteggere i propri utenti più giovani e sulla difficoltà di bilanciare la libertà di espressione con la necessità di prevenire abusi e sfruttamento.Il caso della Louisiana contro Roblox è destinato a fare scuola e a riaccendere i riflettori sulla necessità di un controllo più stringente sui contenuti online frequentati dai minori. È un monito per i genitori, che devono essere sempre più vigili e informati sui pericoli che possono annidarsi nel mondo digitale, e per le aziende, che non possono permettersi di trascurare la sicurezza dei loro utenti più vulnerabili in nome della crescita o del profitto. La sfida è complessa, ma la protezione dei bambini non può e non deve ammettere compromessi.