NATO e AI: Il Fondo Innovazione si Riorganizza per il Futuro

Il Fondo Innovazione della NATO (NIF) sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione, con l'ingresso di due nuovi partner e l'uscita di figure chiave del team fondatore. Questo riflette l'evoluzione rapida degli investimenti in tecnologia dual-use, cruciale per la sicurezza e l'innovazione.

Il Fondo Innovazione NATO: Una Nuova Era per la Difesa Tecnologica

Il Fondo Innovazione della NATO (NIF) sta attraversando una fase di profonda riorganizzazione. Dopo aver raccolto un miliardo di dollari in impegni da oltre 20 paesi, il fondo si prepara a un nuovo capitolo, con l'ingresso di due nuovi partner e l'uscita di figure chiave del team fondatore. Un segnale chiaro di come il panorama degli investimenti nella tecnologia dual-use stia evolvendo rapidamente, specialmente in un contesto di crescente spesa militare tra i membri NATO. La notizia, riportata da TechCrunch AI il 25 luglio 2025, sottolinea l'importanza di questi cambiamenti per il futuro della sicurezza e dell'innovazione.

L'interesse per la tecnologia legata alla difesa e alla resilienza è esploso. Quella che un tempo era considerata una «no-go-zone» per gli investitori istituzionali, ha raggiunto un picco storico, rappresentando il 10% di tutti i finanziamenti di capitale di rischio in Europa. Questo boom avrebbe dovuto dare al NIF un vantaggio competitivo, ma il fondo ha affrontato sfide gestionali e partenze di alto profilo. Tuttavia, dopo il vertice NATO del 2025 all'Aia, che ha riaffermato la sua importanza, il NIF emerge ora con un team di investimento quasi interamente rinnovato, composto da tre partner.

Nuove Voci e Strategie: Chi Guiderà il NIF?

I due nuovi partner sono Ulrich Quay e Sander Verbrugge, entrambi con sede ad Amsterdam. Quay, di nazionalità tedesca, ha un solido background negli investimenti aziendali, avendo precedentemente fondato e guidato il fondo di venture capital aziendale BMW i Ventures come vicepresidente di BMW. Verbrugge, un olandese con un dottorato in biofisica molecolare, è stato partner presso il fondo di VC deep tech Innovation Industries, dopo aver lavorato presso NXP, un'azienda di progettazione e produzione di semiconduttori. Il terzo partner è Patrick Schneider-Sikorsky, con sede a Londra, l'unico membro rimasto del team di investimento originale. Queste nomine, sebbene già oggetto di voci, sono state ora ufficialmente confermate, segnando un momento cruciale per la direzione futura del fondo.

Le partenze di Kelly Chen e Chris O’Connor, entrambi partner fondatori, hanno aperto la strada a questa ristrutturazione. Chen, che attualmente siede nei consigli di amministrazione di diverse startup sostenute dal NIF, trasferirà le sue responsabilità. Sebbene alcuni osservatori avrebbero desiderato un dispiegamento più rapido del capitale, Amalia Kontesi, Chief Communications and Marketing Officer del NIF, ha dichiarato che il fondo è «in linea con gli obiettivi di investimento per l'anno». Dalla sua nascita, il NIF ha effettuato 19 investimenti: sette in fondi come OTB Ventures e dodici in startup, tra cui Space Forge e Tekever, che produce droni dual-use.

Sfide e Prospettive Future: Un Fondo in Evoluzione

L'aggiunta di nuovi partner con background industriali e scientifici, per quanto impressionanti, potrebbe non soddisfare chi desidera che il fondo investa direttamente in Ucraina o in tecnologia puramente difensiva, piuttosto che dual-use, in risposta all'economia di guerra russa. Tuttavia, ciò è in linea con la tesi più ampia del NIF di «dare potere ai fondatori di deep tech per affrontare le sfide in difesa, sicurezza e resilienza».

Il NIF ha anche intensificato i suoi sforzi sul fronte della difesa. Il suo team è stato profondamente coinvolto nello sviluppo del Piano d'azione per l'adozione rapida della NATO, volto ad accelerare l'adozione e l'integrazione di nuovi prodotti tecnologici per la difesa. Il NIF ha anche rafforzato il suo Mission Platform Group con assunzioni strategiche, tra cui John Ridge, assunto come Chief Adoption Officer nel 2024 per aiutare le startup del portfolio a navigare nell'approvvigionamento militare.

La professoressa Fiona Murray, vicepresidente del NIF, ha paragonato l'organizzazione a una startup, affermando: «Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato, ma come qualsiasi team efficace stiamo imparando, sperimentando, migliorando: accelerando i nostri processi, espandendo il nostro supporto di piattaforma per le startup, raddoppiando l'impegno nella costruzione dell'ecosistema e riconoscendo più ampiamente la necessità di costruire il settore e la struttura del capitale». Questo approccio dinamico e la volontà di adattarsi sono fondamentali per un'organizzazione che conta ormai 24 paesi come partner limitati. In questa nuova fase, il NIF si concentrerà sulle opportunità DSR (Difesa, Sicurezza e Resilienza) e sull'importanza di costruire aziende in grado di guidare la scala industriale e supportare gli ecosistemi in tutta Europa.