Il mondo dell'intelligenza artificiale è in fermento, non solo per le innovazioni tecnologiche, ma anche per le battaglie legali che si stanno profilando. Al centro dell'attenzione, ancora una volta, Elon Musk. Il vulcanico imprenditore ha annunciato che la sua azienda di intelligenza artificiale, xAI, intraprenderà azioni legali immediate contro Apple. L'accusa? Aver manipolato i ranking dell'App Store a vantaggio di app AI concorrenti, in particolare OpenAI.There’s a sore loser in this popularity contest.Musk Accusa Apple: Giochi di Potere nell'App Store?Le dichiarazioni di Musk sono arrivate tramite una serie di post su X, la sua piattaforma social. L'imprenditore ha suggerito che Apple stia "facendo politica" non inserendo né X né Grok, il chatbot di xAI, tra le app iOS raccomandate nell'App Store. Per Musk, questa sarebbe una chiara violazione delle leggi antitrust, rendendo "impossibile per qualsiasi azienda AI, oltre a OpenAI, raggiungere il primo posto nell'App Store".Musk ha rincarato la dose, chiedendo ad Apple: "Perché vi rifiutate di inserire X o Grok nella sezione 'Da non perdere' quando X è l'app di notizie numero 1 al mondo e Grok è la numero 5 tra tutte le app?". Al momento di queste dichiarazioni, Grok si trovava al sesto posto tra le app gratuite per iPhone negli Stati Uniti, mentre ChatGPT di OpenAI era al primo. Un fatto che, secondo alcuni, smonterebbe in parte le accuse di Musk sull'impossibilità di altre app AI di raggiungere la vetta.Prove e Contro-Accuse: Il Passato di Musk Torna a GallaÈ importante sottolineare che Musk non ha fornito prove concrete a supporto delle sue affermazioni. Al momento, non è chiaro se la causa sia stata effettivamente depositata. Tuttavia, le accuse di Musk non sono passate inosservate, e il suo passato non è esente da critiche simili.Paradossalmente, Musk stesso è stato oggetto di accuse di manipolazione. Uno studio del 2024 ha suggerito che l'algoritmo di X sia stato modificato per dare maggiore visibilità ai post dell'account di Musk stesso. Anche Sam Altman, CEO di OpenAI, ha risposto alle recenti accuse di Musk condividendo un rapporto che indicava come Musk avesse un sistema costruito per promuovere i suoi post a tutta la base utenti della piattaforma. Persino Grok, il chatbot di xAI, è stato trovato a "consultare l'opinione di Musk" prima di fornire risposte su questioni controverse come Israele e Palestina o l'immigrazione. Questo solleva interrogativi sulla coerenza delle sue accuse.Una Storia di Scontri: Musk, Apple e OpenAIQuesta non è la prima volta che Elon Musk si trova ai ferri corti con Apple e OpenAI. Musk è stato uno dei fondatori iniziali di OpenAI, ma in seguito ha preso le distanze, criticando la sua transizione verso un modello di business profit-driven. Ha persino tentato di acquisire OpenAI con un'offerta da 97,4 miliardi di dollari, unanimemente rifiutata.Lo scontro si è intensificato lo scorso anno, quando OpenAI ha annunciato una partnership con Apple per integrare ChatGPT in iPhone, iPad e Mac. Musk ha reagito con una minaccia diretta: bandire i dispositivi Apple dalle sue aziende se la tecnologia di OpenAI fosse stata fusa con il sistema operativo di Apple. L'attuale azione legale, se confermata, rappresenta solo l'ultimo capitolo di una saga che vede Musk protagonista in diverse "guerre" tecnologiche. Resta da vedere come si evolverà questa nuova contesa e quali ripercussioni avrà sul panorama dell'AI e sul rapporto tra i giganti della tecnologia.