Immagina di poter diagnosticare un tumore con un semplice respiro, evitando biopsie invasive e costose. Questo futuro è più vicino di quanto pensiamo, grazie a un team di ricercatori tedeschi che ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale in grado di identificare il cancro ai polmoni con una precisione del 94% analizzando semplicemente l'alito dei pazienti. La rivoluzione della diagnosi non invasiva L'Università di Dresda, in collaborazione con il Fraunhofer Institute, ha presentato questa settimana i risultati di uno studio durato tre anni. Il sistema, chiamato BreathDx, utilizza algoritmi di apprendimento automatico per analizzare i composti organici volatili (VOC) presenti nell'espirato umano, che variano in presenza di diverse patologie tumorali. "La nostra tecnologia è in grado di distinguere tra pazienti sani e malati con una sensibilità del 92% e una specificità del 94%" spiega la prof.ssa Anna Weber, capo del progetto. Come funziona la tecnologia Il processo è sorprendentemente semplice: Il paziente soffia in un dispositivo simile all'alcooltest Un sensore ad alta precisione cattura oltre 1.000 diversi composti chimici L'AI confronta il "profilo molecolare" con un database di migliaia di casi In meno di 5 minuti, il sistema fornisce un responso preliminare I vantaggi rispetto ai metodi tradizionali Rispetto alle TAC o alle biopsie, questa tecnologia offre numerosi vantaggi: Costo ridotto: circa 1/10 di una TAC Nessuna esposizione a radiazioni Procedura rapida e indolore Possibilità di screening di massa "Questo potrebbe cambiare completamente il paradigma della diagnosi precoce" commenta il dott. Marco Bianchi, oncologo al San Raffaele di Milano, non coinvolto nello studio. "Se i risultati verranno confermati su larga scala, potremmo avere a disposizione uno strumento per salvare migliaia di vite ogni anno". I prossimi passi Il team tedesco sta ora lavorando per: Validare la tecnologia su un campione più ampio (10.000 pazienti) Ridurre ulteriormente i costi per rendere il dispositivo accessibile Estendere la diagnosi ad altri tipi di cancro (mammella, colon) L'obiettivo è ottenere l'approvazione della FDA entro il 2026 e iniziare la commercializzazione nel 2027. Intanto, gli stessi ricercatori stanno esplorando applicazioni per malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.