L'AI al 911: Hyper automatizza le chiamate d'emergenza

Hyper, una startup guidata dall'intelligenza artificiale, ha raccolto 6,3 milioni di dollari per automatizzare le chiamate al 911, supportando gli operatori umani e gestendo le richieste non urgenti.

L'AI al 911: Hyper automatizza le chiamate d'emergenza con 6,3M

Immaginate di chiamare il 911 in un momento di estrema urgenza, e di trovarvi in attesa. Ogni secondo è prezioso. Spesso, però, le linee sono intasate da chiamate non urgenti, come la segnalazione di un cane che abbaia. È proprio qui che entra in gioco Hyper, una startup che ha appena raccolto 6,3 milioni di dollari per rivoluzionare il modo in cui gestiamo le emergenze, grazie all'intelligenza artificiale.

L'idea non è certo quella di sostituire l'operatore umano, ma di potenziarlo. Il sistema di AI vocale di Hyper è progettato per smistare le chiamate, raccogliere le informazioni preliminari e gestire tutte quelle richieste di routine che oggi assorbono tempo prezioso agli operatori. In questo modo, chi risponde al 911 può concentrarsi sulle situazioni più critiche, dove l'empatia e il discernimento umano fanno la differenza tra la vita e la morte. Pensateci: l'AI potrebbe gestire una richiesta su un'auto parcheggiata male, liberando un operatore per una chiamata di arresto cardiaco. Ben Sanders, CEO di Hyper, lo spiega chiaramente: la loro AI è lì per "aiutare i centralinisti e i dispatcher, che sono gli eroi non celebrati, a ridurre il loro carico di lavoro affrontando le chiamate non di emergenza e il 'rumore', e così facendo, in definitiva, aiutare a salvare vite".

Come funziona Hyper: un alleato per gli operatori

Hyper si occupa di quelle chiamate che, pur arrivando al 911, non sono vere e proprie emergenze. Risponde a domande, invia link via testo, inoltra chiamate e persino gestisce denunce di polizia non urgenti. Ma la sicurezza è al primo posto: se una chiamata esula dal suo ambito approvato, o se suona anche solo leggermente come un'emergenza, il sistema la inoltra automaticamente a un esperto umano. In pratica, "Hyper gioca sempre sul sicuro", garantendo che nessuna situazione critica venga persa per strada.

Questa tecnologia si basa su un addestramento specifico, come sottolinea Sanders: "Addestriamo i nostri modelli su chiamate reali al 911 con le agenzie locali". Questo permette all'AI di comprendere le sfumature e le complessità delle comunicazioni di emergenza, adattandosi alle diverse lingue e ai contesti locali. Non è un compito facile, considerando che la maggior parte dei centralini è sotto organico e fatica ad assumere nuovo personale. L'AI, in questo scenario, può diventare un valido supporto per alleggerire il peso su questi professionisti.

Il futuro delle emergenze tra efficienza e responsabilità

Con il nuovo finanziamento, guidato da Eniac Ventures, Hyper punta a integrarsi ancora più a fondo nei sistemi 911 esistenti a livello nazionale e a sviluppare ulteriormente il proprio prodotto. Questa iniziativa segna un passo audace verso l'integrazione dell'AI nelle infrastrutture più critiche della nostra società. Tuttavia, solleva anche interrogativi importanti: possiamo davvero fidarci di un'AI in situazioni di potenziale vita o morte? Come si garantisce che il sistema non commetta errori di valutazione? Hyper sta affrontando queste sfide, cercando di bilanciare l'efficienza con la sicurezza e la responsabilità.

La storia di Hyper non è solo un racconto di innovazione tecnologica, ma un caso di studio su come l'intelligenza artificiale possa essere impiegata in settori vitali. Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra l'automazione dei compiti ripetitivi e la preservazione del tocco umano, indispensabile quando la posta in gioco è così alta. L'obiettivo è chiaro: rendere i servizi di emergenza più efficienti, veloci e accessibili, per garantire che ogni chiamata, soprattutto quelle più disperate, riceva l'attenzione che merita.