L'India stringe la morsa sul gaming con soldi veri: un campanello d'allarme per l'AI?Un terremoto scuote l'industria del gaming in India, con ripercussioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini del settore. Il parlamento indiano ha approvato una legge che impone un divieto totale sui giochi con soldi veri, una mossa drastica che minaccia un'industria da ben 23 miliardi di dollari. Questa decisione, motivata dalla volontà di proteggere i cittadini dai rischi della dipendenza e dalle perdite finanziarie, solleva interrogativi cruciali sul futuro dell'innovazione e degli investimenti tecnologici nel paese, inclusi quelli legati all'intelligenza artificiale.La “Promotion and Regulation of Online Gaming Bill, 2025” non lascia spazio a interpretazioni: vieta a livello nazionale i giochi con soldi veri, sia quelli basati sull'abilità che sulla fortuna, e proibisce la loro pubblicità e le transazioni finanziarie correlate. L'IT minister indiano, Ashwini Vaishnaw, ha dichiarato in parlamento che la priorità è stata data al "benessere della società" per evitare un "grande male" che si sta diffondendo. Le sanzioni sono severe: fino a tre anni di carcere e multe salate per chi offre questi giochi, e persino celebrità che li promuovono rischiano fino a due anni di prigione o multe.Un'industria in ginocchio e l'ombra dell'illegalitàLe conseguenze di questa legge sono immediate e devastanti per le aziende coinvolte. Associazioni di settore come la Federation of Indian Fantasy Sports e l'All India Gaming Federation hanno lanciato l'allarme, stimando che il divieto potrebbe portare alla perdita di oltre 200.000 posti di lavoro e alla chiusura di più di 400 aziende. Parliamo di giganti come Dream Sports, MPL e WinZO. Secondo queste stime, le startup indiane di gaming con soldi veri hanno una valutazione complessiva di circa 2 trilioni di rupie (circa 23 miliardi di dollari) e contribuiscono con circa 200 miliardi di rupie (2,29 miliardi di dollari) in tasse ogni anno.Il punto più controverso, come ha evidenziato Meghna Bal, direttrice del think-tank Esya Centre, è che questa legge potrebbe non solo "smantellare le aziende oneste e conformi", ma anche "aprire la porta a piattaforme di scommesse offshore illegali, che sono la vera fonte di danno finanziario". In altre parole, invece di risolvere il problema, si rischia di spingere gli utenti verso circuiti non regolamentati, dove le protezioni sono inesistenti. Un paradosso che mette in luce la complessità di legiferare in settori in rapida evoluzione.Le implicazioni per l'AI e il futuro tech in IndiaAnche se la legge si concentra sul gaming, le sue implicazioni si estendono all'intero ecosistema tecnologico indiano, inclusi i settori che utilizzano o sviluppano l'intelligenza artificiale. L'incertezza normativa e le decisioni drastiche possono scoraggiare gli investimenti in un paese che ambisce a diventare un hub globale per l'innovazione. Rohit Kumar, partner fondatore di The Quantum Hub, ha sottolineato come "mosse improvvise come questa minano la reputazione dell'India come destinazione di investimento stabile e prevedibile".Nel 2023, il governo indiano aveva già imposto una tassa del 28% sul gaming online, provocando un'ondata di proteste da parte degli investitori, inclusi Tiger Global e Peak XV Partners, che avevano chiesto al Primo Ministro Modi di riconsiderare la decisione. La tassa è rimasta, e ora si parla addirittura di aumentarla al 40%. Questi segnali di un approccio sempre più restrittivo potrebbero frenare l'entusiasmo degli investitori esteri e locali, rallentando lo sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni, molte delle quali si basano proprio sull'AI per migliorare l'esperienza utente, la sicurezza e la personalizzazione. Se un settore così grande e consolidato come il gaming può essere colpito in modo così improvviso, quali garanzie ci sono per altri ambiti emergenti legati all'intelligenza artificiale?È fondamentale che i legislatori trovino un equilibrio tra la protezione dei cittadini e la promozione dell'innovazione. Un quadro normativo chiaro, prevedibile e basato sul dialogo con l'industria è essenziale per garantire che l'India possa continuare a crescere come potenza tecnologica. Senza questo, il rischio è di soffocare non solo l'industria del gaming, ma anche le future opportunità che l'intelligenza artificiale e altre tecnologie emergenti possono offrire al paese. Il dibattito è aperto, e le decisioni prese oggi avranno un impatto duraturo sul panorama tech indiano. La speranza è che si trovi una via che permetta sia la tutela sociale che il progresso tecnologico, senza che l'una escluda l'altro.