Google Ritorna Protagonista nell'Era dell'AI: Sorpasso o Rinascita?

Google sta vivendo una vera e propria rinascita nell'ambito dell'intelligenza artificiale, dimostrando che le previsioni di declino erano premature. I recenti risultati finanziari e la crescita esponenziale di prodotti come Gemini evidenziano una strategia vincente.

Google e l'AI: Un Ritorno in Grande Stile?

Per mesi, l'ombra di ChatGPT e dell'intelligenza artificiale generativa ha aleggiato minacciosa su Google, con molti che ne presagivano un lento declino. Ma i recenti risultati e le dichiarazioni dei vertici di Mountain View raccontano una storia ben diversa. Sembra proprio che Google non solo stia resistendo alla tempesta AI, ma ne stia uscendo rafforzata, quasi con una nuova linfa vitale. È un vero e proprio “ritorno in grande stile”, come suggerito da The Verge.

Quando, a maggio, ho avuto modo di confrontarmi con alcuni dirigenti Google alla conferenza I/O, percepivo già una certa fiducia nell'aria. Ora, i numeri lo confermano: l'AI non sta rendendo Google Search obsoleto. Anzi, lo sta potenziando. Sundar Pichai, CEO di Alphabet, ha rivelato durante la recente earnings call che le AI Overviews nei risultati di ricerca stanno generando un aumento di oltre il 10% delle query a livello globale. Questo dato non fa che crescere, specialmente tra i più giovani, un pubblico che la vecchia versione di Google, basata sui “dieci link blu”, stava faticando a mantenere.

Gemini: Un Crescita Inarrestabile

Non è solo la ricerca a beneficiare di questa ondata AI. L'app Gemini, il modello di linguaggio di Google, sta vedendo una crescita esplosiva. Pichai ha annunciato un aumento di oltre il 50% nei prompt giornalieri rispetto al trimestre precedente, portando Gemini a superare i 450 milioni di utenti mensili, contro i 350 milioni di marzo. Pensate che il mese scorso Google ha elaborato quasi un quadrilione di token AI attraverso tutti i suoi prodotti, più del doppio rispetto a maggio. Sono numeri che parlano da soli, e che dimostrano una capacità di scalare l'AI a livelli impensabili per molti.

C'è un altro segnale forte della ritrovata fiducia di Google: la gestione della cosiddetta “guerra dei talenti” nel settore AI. Mentre Meta, ad esempio, ha cercato di accaparrarsi ricercatori di spicco da DeepMind, Google e Demis Hassabis (CEO di DeepMind) hanno mantenuto un approccio più misurato, evitando aste al rialzo e talvolta lasciando andare professionisti. Questo, secondo le fonti di The Verge, non scalfisce la convinzione che la “panchina” di DeepMind sia abbastanza profonda da resistere alle defezioni. Anzi, si parla di acquisizioni “inverse”, come l'affare Windsurf, dove startup AI cercano rifugio nelle grandi aziende, data l'enorme intensità di capitale richiesta da questo settore.

La Visione di Google e la Competizione

“Meta al momento non è all'avanguardia”, ha dichiarato Hassabis in una recente intervista con Lex Fridman. “Forse riusciranno a tornarci, ed è probabilmente razionale ciò che stanno facendo dalla loro prospettiva, perché sono indietro e hanno bisogno di agire.” Questa affermazione sottintende una chiara posizione di forza di Google nella corsa all'AI, una visione condivisa da molti attori chiave del settore con cui ho avuto modo di parlare.

Certo, Google non è invulnerabile. L'imminente lancio di GPT-5 da parte di OpenAI potrebbe rappresentare una sfida significativa per Gemini. E sebbene ChatGPT sia diventato quasi un sinonimo di chatbot, la sua popolarità non accenna a diminuire. Inoltre, il fatto che Google stia indirizzando meno clic ai siti web tramite le AI Overviews potrebbe alterare il delicato equilibrio che ha alimentato il suo business finora. Senza contare le possibili azioni antitrust del governo statunitense, o la fine degli accordi per essere il motore di ricerca predefinito su iPhone.

Eppure, l'AI, contrariamente a molte previsioni, non si è rivelata una minaccia per il business di Google. Al contrario, sta diventando sempre più evidente che l'azienda ne sta emergendo più forte che mai. Questo non è un semplice recupero, ma una vera e propria reinvenzione, che dimostra come l'innovazione possa trasformare le sfide in opportunità inaspettate.

Il Mercato dell'AI e i Suoi Protagonisti

Le dinamiche nel mondo dell'AI sono frenetiche. Le voci di corridoio, le dichiarazioni dei CEO e i movimenti di personale ci danno uno spaccato di un settore in continua ebollizione. Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha descritto la situazione come “l'enigma del successo in un'industria che non ha valore di franchising”, riconoscendo la volatilità e la rapida evoluzione. Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha toccato un punto delicato sulla responsabilità aziendale, affermando che “'Nessuna persona cattiva dovrebbe mai beneficiare del nostro successo' è un principio piuttosto difficile su cui basare un'attività”.

Non mancano le mosse strategiche. Fidji Simo, nuova executive di OpenAI, ha accennato alla possibilità di integrare pubblicità in ChatGPT, un passo che potrebbe rivoluzionare il modello di business. E Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha scherzato sulla sua capacità di “creare più miliardari nel mio team di gestione di qualsiasi altro CEO al mondo”. Queste dichiarazioni, spesso estrapolate da contesti più ampi, rivelano le ambizioni e le sfide di un settore che sta ridefinendo il futuro della tecnologia.

La Guerra dei Talenti Continua

I movimenti di personale sono un termometro della salute e delle strategie delle aziende tech. Mark Zuckerberg ha nominato Shengjia Zhao, co-creatore di ChatGPT e GPT-4, come chief AI scientist per il suo nuovo laboratorio Superintelligence AI. Microsoft, sotto la guida di Mustafa Suleyman, ha attratto talenti da Google DeepMind, inclusi Amar Subramanya, VP of engineering di Gemini. Questi spostamenti non sono solo semplici cambi di carriera, ma indicano dove le aziende stanno investendo le loro risorse più preziose: il capitale umano.

Il mercato dell'AI è un campo di battaglia dove l'innovazione e la capacità di attrarre i migliori ingegneri e ricercatori sono fondamentali. Google, con la sua ritrovata fiducia e la sua solida base tecnologica, sembra ben posizionata per continuare a giocare un ruolo di primo piano in questa rivoluzione. Le sfide non mancano, ma la capacità di adattamento e la visione a lungo termine saranno determinanti per il successo nel panorama AI in continua evoluzione.