Eni scommette sull'AI: arriva EnergIA per dialogare con i clienti Immagina di dover trovare un'informazione specifica sul vasto sito di un colosso energetico. Spesso è un'impresa frustrante, un labirinto di menu e documenti PDF. Eni ha deciso di affrontare questo problema di petto, lanciando uno strumento che potrebbe cambiare le regole del gioco: EnergIA. Non è il solito chatbot, ma un'applicazione di intelligenza artificiale generativa pensata per dialogare con utenti e clienti, guidandoli attraverso l'universo delle sue attività. In un mondo sempre più digitale, la capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace è fondamentale. EnergIA nasce proprio con questo obiettivo: rendere accessibile un patrimonio informativo enorme, che spazia dalle nuove soluzioni per la mobilità sostenibile ai dettagli tecnici sulla transizione energetica. L'idea è semplice ma potente: invece di cercare, chiedi. E ricevi una risposta chiara, basata sui dati ufficiali dell'azienda. Come funziona? La magia si chiama RAG Ma cosa rende EnergIA diverso da un assistente virtuale standard? La risposta sta in una sigla: RAG, acronimo di Retrieval-Augmented Generation. Può suonare complesso, ma il concetto è piuttosto intuitivo. A differenza di alcuni modelli di AI che generano risposte basandosi su una conoscenza generale (e a volte imprecisa) di Internet, il sistema RAG adotta un approccio molto più rigoroso. Funziona come un ricercatore meticoloso. Quando un utente pone una domanda, EnergIA non "inventa" la risposta. Prima, scandaglia l'intera base di conoscenza di eni.com per trovare i documenti e i contenuti più pertinenti. Solo dopo aver "recuperato" (Retrieval) queste informazioni verificate, le utilizza per "aumentare" (Augmented) la sua capacità di generare (Generation) una risposta coerente e accurata. Come riportato in un'analisi di AI4Business Italia, questa tecnica è cruciale per ancorare le risposte dell'AI a una base di dati aziendale, minimizzando il rischio di "allucinazioni" o informazioni errate. In pratica, l'AI è obbligata a studiare sui testi ufficiali prima di parlare. Un esempio concreto Poniamo che un utente voglia sapere "quali sono le iniziative di Eni per la decarbonizzazione nel settore dei trasporti". Un'AI generica potrebbe dare una risposta vaga basata su articoli di stampa o vecchie informazioni. EnergIA, invece, cercherà sul sito le pagine dedicate alla mobilità sostenibile, i comunicati stampa più recenti sui biocarburanti e le sezioni dedicate a Enilive. A quel punto, sintetizzerà queste fonti attendibili in una risposta precisa e aggiornata, magari indicando anche i link per approfondire. Perché è una mossa strategica per Eni (e non solo) L'adozione di uno strumento come EnergIA non è solo un vezzo tecnologico. È una mossa strategica con implicazioni profonde. Prima di tutto, migliora radicalmente la user experience. Clienti, investitori o semplici curiosi possono ottenere risposte immediate 24/7, senza dover navigare menu complessi o attendere un operatore umano. In secondo luogo, rappresenta un passo verso una maggiore trasparenza. Rendere facilmente interrogabili documenti complessi come i report di sostenibilità o i piani industriali significa abbattere una barriera comunicativa. Permette a chiunque di comprendere meglio le strategie e gli impegni di un'azienda che gioca un ruolo centrale nella transizione ecologica. Infine, questo tipo di applicazione mostra come l'AI generativa stia uscendo dai confini della creazione di testi e immagini per diventare uno strumento di business concreto. Nel settore energetico, le applicazioni future sono immense: dall'ottimizzazione delle reti alla manutenzione predittiva degli impianti, fino all'analisi di dati geologici. EnergIA è un chiaro segnale che l'intelligenza artificiale è pronta a diventare un copilota indispensabile anche per le grandi industrie tradizionali, trasformando il modo in cui gestiscono e comunicano la loro complessità.