Delve: Da MIT a 300 Milioni, l'AI che doma la burocrazia
Nel frenetico mondo delle startup AI, c'è una storia che brilla per la sua semplicità geniale e l'impressionante velocità di crescita. Parliamo di Delve, la creatura di Karun Kaushik e Selin Kocalar, due ventunenni che hanno lasciato il prestigioso MIT per inseguire un'idea: automatizzare la buro...
Nel frenetico mondo delle startup AI, dove ogni giorno sembra emergere una nuova promessa, c'è una storia che brilla per la sua semplicità geniale e l'impressionante velocità di crescita. Parliamo di Delve, la creatura di Karun Kaushik e Selin Kocalar, due ventunenni che hanno lasciato il prestigioso MIT per inseguire un'idea: automatizzare la burocrazia più ostica con l'intelligenza artificiale.
E non si tratta di una semplice intuizione. La loro scommessa ha appena ripagato con un round di finanziamento di Serie A da 32 milioni di dollari, portando la valutazione di Delve a un incredibile tetto di 300 milioni. Un successo lampo, supportato da giganti del venture capital come Insight Partners, che dimostra come l'AI, se applicata ai problemi giusti, possa trasformare settori tradizionalmente lenti e complessi. Come ha dichiarato Selin Kocalar a TechCrunch, l'interesse è arrivato in modo quasi inaspettato, con diverse proposte di investimento che hanno portato a questa chiusura record. (fonte)
L'AI al servizio della conformità: meno stress, più efficienza
Ma cosa fa esattamente Delve per attirare un tale capitale e un'attenzione così vivida? Affronta un incubo per ogni azienda: la conformità normativa. Dal GDPR all'AI Act europeo, le regolamentazioni sono un labirinto in continua evoluzione, e rispettarle richiede tempo, risorse e una conoscenza specialistica che spesso le imprese non hanno o non possono permettersi. Qui entra in gioco Delve.
La startup utilizza agenti AI capaci di analizzare le normative, confrontarle con le politiche interne di un'azienda e le sue operazioni, identificando proattivamente rischi e non conformità. Non solo: suggerisce anche le azioni correttive necessarie, eliminando ore di lavoro manuale e riducendo drasticamente il rischio di sanzioni. In pratica, trasforma la gestione della conformità da un onere gravoso a un processo fluido e automatizzato. Un salto di qualità epocale per chiunque debba navigare la complessità della burocrazia moderna.
Da un problema personale a una soluzione globale
La genesi di Delve è un esempio perfetto di come le migliori innovazioni nascano spesso da un'esigenza concreta. Kaushik e Kocalar si sono incontrati al MIT, entrambi con un forte interesse per l'AI e la tecnologia in ambito sanitario. Inizialmente, nel 2023, lavoravano a un assistente AI per medici, pensato per gestire la documentazione dei pazienti. Ma ben presto si sono scontrati con la complessa e costosa realtà della conformità HIPAA (Health Insurance Portability and Accountability Act).
Invece di arrendersi, hanno colto l'opportunità. Hanno capito che il problema della conformità non era solo loro, ma di innumerevoli aziende. Così, hanno reindirizzato i loro sforzi, passando da un assistente medico a strumenti che aiutassero le imprese a ottenere la conformità HIPAA in modo più rapido ed economico. Questo pivot li ha portati a Y Combinator e poi al primo round di finanziamento. Come ha spiegato Selin Kocalar: “I nostri clienti hanno iniziato a chiedere supporto per altri framework: SOC 2, PCI, GDPR, ISO, praticamente l'intero alfabeto della conformità”.
Il futuro della burocrazia è già qui
Il successo di Delve è un segnale chiaro: l'AI non è solo per i chatbot o per la generazione di immagini fantasiose. È uno strumento potente per risolvere problemi aziendali reali, spesso tediosi e dispendiosi. L'intuizione di Kaushik e Kocalar dimostra che c'è un mercato immenso per soluzioni AI verticali, capaci di portare efficienza e sicurezza in settori tradizionalmente rigidi. Mentre i giganti della tecnologia si sfidano a colpi di modelli linguistici sempre più grandi, startup agili come Delve stanno dimostrando dove l'AI può avere l'impatto più immediato e trasformativo.
Karun Kaushik, CEO di Delve, sottolinea come i framework di conformità siano standardizzati, ma le aziende no. "Questa discrepanza è il motivo per cui il software tradizionale fallisce e i team ricadono in flussi di lavoro 'arrangiati' tra email, Slack e drive condivisi." Delve rimpiazza tutto questo con agenti AI che lavorano in background, integrandosi con gli strumenti aziendali per raccogliere prove, scrivere report, aggiornare registri di audit e tracciare modifiche, automatizzando di fatto i flussi di lavoro in tempo reale. L'ambizione è grande: automatizzare un miliardo di ore di lavoro, espandendosi in aree come la cybersecurity, la gestione del rischio e la governance interna. Un futuro dove la burocrazia non sarà più un ostacolo, ma un processo gestibile e, forse, persino invisibile.