Il mondo dell'intelligenza artificiale non si ferma mai, e le ultime notizie confermano un'accelerazione impressionante, soprattutto nel settore delle infrastrutture. Al centro dell'attenzione troviamo Databricks, una delle aziende più dinamiche nel campo dei dati e dell'AI, che ha appena chiuso un nuovo round di finanziamento da 1 miliardo di dollari, portando la sua valutazione a ben 100 miliardi di dollari. Un'iniezione di capitale che non serve per le operazioni quotidiane, bensì per puntare dritto a un nuovo, promettente mercato: quello dei database per agenti AI.Secondo quanto riportato da TechCrunch AI, questo colosso dei dati ha deciso di investire massicciamente in due progetti chiave: Lakebase, un database pensato specificamente per gli agenti AI, e la piattaforma Agent Bricks, dedicata alla creazione di agenti intelligenti. Un passo audace che promette di ridefinire il modo in cui le macchine interagiscono con i dati.Lakebase: Il Database del Futuro per l'AIImmaginate un mondo dove i database non sono più creati solo dagli esseri umani, ma principalmente dagli agenti AI stessi. Sembra fantascienza, eppure, secondo Ali Ghodsi, co-fondatore e CEO di Databricks, siamo già a un punto di svolta. Ghodsi ha rivelato a TechCrunch un dato sorprendente: un anno fa, il 30% dei database non era creato da umani, ma da agenti AI. Oggi, questa percentuale è salita all'80%, e la previsione è che nel giro di un anno raggiungerà il 99% dei nuovi database.È qui che entra in gioco Lakebase. Basato sul popolare open source PostgreSQL, Lakebase è progettato per essere un database di livello enterprise, capace di supportare i progetti di 'vibe coding' degli sviluppatori aziendali. La sua forza? La capacità di separare il 'compute' (l'elaborazione) dallo 'storage' (l'archiviazione). Questo permette a Databricks di offrire agli utenti la possibilità di creare un numero elevatissimo di database in modo economicamente vantaggioso. «Questi agenti sono super veloci. Creano molti più database di quanto gli umani possano fare, ma non vogliamo che si vada in bancarotta per questo», ha spiegato Ghodsi. È una mossa strategica che posiziona Lakebase come un concorrente diretto di soluzioni come Supabase, ma con un vantaggio significativo in termini di scalabilità e costi.Agent Bricks: Agenti AI per le Esigenze Aziendali RealiOltre a Lakebase, Databricks sta puntando forte su Agent Bricks, la sua piattaforma per la costruzione di agenti AI. Mentre molti nel settore sono ossessionati dalla 'super intelligenza' e dall'intelligenza artificiale generale (AGI), Ghodsi ha una visione più pragmatica e immediatamente applicabile. «Tutti sono super concentrati sulla super intelligenza», ha detto, «ma non è quello di cui abbiamo bisogno nelle organizzazioni.»Invece di geni matematici artificiali o scienziati che curano il cancro, le aziende necessitano di agenti capaci di gestire compiti mondani ma essenziali, come l'onboarding dei dipendenti o rispondere a domande personalizzate sui benefit HR. Questi agenti, pur non essendo 'super intelligenti' nel senso più ampio, possono liberare risorse umane preziose e migliorare l'efficienza operativa in modo significativo. Ghodsi ritiene che questa attenzione alle esigenze reali delle imprese darà ad Agent Bricks un vantaggio competitivo notevole, contribuendo in modo sostanziale al PIL mondiale e alla produttività delle organizzazioni.La Guerra dei Talenti AI e le Prospettive FutureUn altro motivo dietro questa massiccia raccolta fondi è, sorprendentemente, la 'guerra dei talenti AI'. Assumere esperti di intelligenza artificiale è diventato incredibilmente costoso, e Ghodsi ha ammesso sorridendo che «è piuttosto costoso assumere talenti AI in questo momento». Il miliardo di dollari servirà anche a rafforzare il team di Databricks con le menti più brillanti del settore.L'approccio di Databricks riflette una tendenza più ampia nel settore AI: la maturazione e la specializzazione. Non si tratta più solo di creare modelli sempre più grandi, ma di costruire l'infrastruttura e gli strumenti che permettano a questi modelli di essere utili nel mondo reale. Con un mercato dei database da 105 miliardi di dollari ancora in gran parte inesplorato dall'AI, e con l'80% dei nuovi database già creati da agenti, Databricks si posiziona in prima linea in una rivoluzione che potrebbe cambiare radicalmente il panorama tecnologico nei prossimi anni. Stiamo assistendo a una nuova era, dove non solo l'AI elabora i dati, ma li crea e li gestisce autonomamente, aprendo scenari impensabili fino a poco tempo fa.