L'intelligenza artificiale sta compiendo passi da gigante, e con l'arrivo di GPT-5, il modello linguistico di OpenAI, assistiamo a una vera e propria rivoluzione nell'interazione uomo-macchina. Non parliamo solo di maggiore velocità o meno 'allucinazioni', ma di qualcosa di molto più sottile e affascinante: le personalità. Sì, avete capito bene. ChatGPT ora può assumere un tono diverso, quasi un carattere, rendendo le nostre conversazioni con l'AI più ricche e, in un certo senso, più umane. Pensateci: quante volte abbiamo desiderato che la nostra AI fosse un po' più spiritosa, o magari più diretta, o ancora, più empatica? Con GPT-5, per gli utenti a pagamento, tutto questo è finalmente possibile. Non è un cambiamento nelle capacità intrinseche del modello, ma nella sua 'anima', nel modo in cui si esprime. Questa è la steerability in azione, la capacità di orientare lo stile del modello, e con GPT-5 è maturata in modo sorprendente, come riportato da AI News Italia. Quattro modi di essere: le nuove personalità di ChatGPT OpenAI ha introdotto quattro personalità distinte, ognuna con un suo carattere e un suo modo di comunicare, pensate per adattarsi a contesti e esigenze diverse. Ogni personalità è stata studiata per offrire un'esperienza di interazione unica, permettendo all'utente di scegliere il tono più adatto al momento o al tipo di informazione che cerca. “Cinica”: Se cercate risposte brevi, dirette e magari con un pizzico di sarcasmo, questa è la vostra personalità. Perfetta per chi vuole andare dritto al punto, senza fronzoli. “Robot”: Minimalista ed efficiente. Risposte secche, solo l'essenziale, ideale per procedure tecniche o checklist operative dove la chiarezza e la concisione sono fondamentali. “Capace di ascoltare”: La confidente attenta. Ascolta, riflette, evidenzia pro e contro, e talvolta pone domande strategiche per aiutarvi a chiarire le idee. Ottima per brainstorming o per esplorare nuove prospettive. “Nerd”: La più curiosa e vivace. Ama scendere nei dettagli, spiegare i meccanismi, proporre esempi e nuovi spunti di esplorazione. Se amate approfondire e scoprire ogni sfumatura di un argomento, questa è la scelta giusta. Come impostare la personalità desiderata Se prima personalizzare l'esperienza con ChatGPT significava spesso inserire lunghe istruzioni nel prompt, ora il processo è molto più intuitivo. La selezione della personalità è integrata direttamente nelle impostazioni, rendendo l'esperienza utente notevolmente più fluida e immediata. È un piccolo, grande passo verso una maggiore facilità d'uso. Sia su web che su desktop, basta aprire il menu del profilo, selezionare “Personalizza ChatGPT” e scegliere l'opzione preferita nella sezione “Che personalità dovrebbe avere ChatGPT?”. È importante sapere che questa modifica influenzerà solo le nuove conversazioni; quelle già in corso manterranno il loro tono originale. Per chi utilizza ChatGPT su iOS e Android, il percorso è simile: dal profilo si accede a “Impostazioni”, poi a “Personalizzazione” e infine a “Istruzioni personalizzate”, dove si può selezionare la personalità desiderata. Un dettaglio non da poco: le personalità convivono con la funzione memory e le istruzioni personalizzate; se queste ultime indicano uno stile diverso, potrebbero attenuare o persino sovrascrivere i tratti della personalità scelta, offrendo un ulteriore strato di personalizzazione. Un futuro più “umano” per l'AI? L'introduzione delle personalità in ChatGPT non è solo una funzionalità curiosa, ma un segnale importante della direzione in cui si sta muovendo l'intelligenza artificiale. Non si tratta più solo di fornire risposte accurate, ma di farlo in un modo che sia più in sintonia con le aspettative e le preferenze umane. Questo apre nuove frontiere per l'interazione, rendendola più naturale, coinvolgente e, perché no, divertente. Immaginate di poter scegliere una AI che vi assista nel lavoro con un approccio pragmatico, o una che vi aiuti nello studio con la curiosità di un vero ricercatore. Questa personalizzazione del 'tono' e dello 'stile' non solo migliora l'esperienza utente, ma ci avvicina a un futuro in cui l'AI non sarà solo uno strumento, ma un vero e proprio compagno di conversazione, capace di adattarsi alle nostre esigenze emotive e cognitive. È un passo avanti significativo verso una AI che non si limita a elaborare dati, ma che 'comprende' e 'risponde' in un modo che rispecchia la complessità delle interazioni umane. Un futuro in cui la tecnologia diventa sempre più un'estensione della nostra intelligenza, ma anche della nostra sensibilità.