Cani Robot: Asylon e i 'DroneDogs' rivoluzionano la sicurezza

L'intelligenza artificiale non è più solo algoritmi e schermi. Sta scendendo in campo, letteralmente, per proteggere le nostre infrastrutture più critiche.

Cani Robot: Asylon e i 'DroneDogs' rivoluzionano la sicurezza

L'intelligenza artificiale non è più solo algoritmi e schermi. Sta scendendo in campo, letteralmente, per proteggere le nostre infrastrutture più critiche. Immaginate cani robotici che pattugliano siti industriali, impianti chimici o magazzini, dove un pericolo potrebbe mettere a rischio vite umane. Questo è il futuro, o meglio, il presente, che la startup Asylon sta costruendo con i suoi 'DroneDogs'.

La notizia è di quelle che fanno riflettere: Asylon ha raccolto ben 26 milioni di dollari in un round di finanziamento di Serie B. Un segnale chiaro di come gli investitori credano fermamente nelle soluzioni di robotica avanzata. Questi 'DroneDogs' non sono giocattoli, ma veri e propri sistemi autonomi, progettati per operare in ambienti che sarebbero troppo rischiosi per delle guardie umane o persino per cani veri. Pensate a un impianto dove una fuga di gas potrebbe essere fatale: invece di mandare una persona, si invia un DroneDog, capace di ispezionare l'area, rilevare pericoli e trasmettere dati in tempo reale a un centro di controllo sicuro. L'intelligenza artificiale a bordo permette loro di navigare, identificare anomalie e riconoscere minacce in modo collaborativo con droni aerei e altri sensori.

La tecnologia dietro i 'DroneDogs': Boston Dynamics e l'AI di Asylon

Asylon non ha creato i robot da zero, ma ha preso il celebre cane robot Spot di Boston Dynamics e lo ha modificato per trasformarlo in una vera e propria guardia di sicurezza. Come riportato da TechCrunch AI, Asylon integra il robot con il suo software di comando e controllo chiamato Guardian. Questo sistema, unito ai droni già in uso dall'azienda per la sorveglianza aerea, crea un servizio di sicurezza robotica completo, offerto come 'security-as-a-service' (RaaS).

I 'DroneDogs' possono svolgere compiti simili a quelli di un cane da fiuto, come rilevare fughe di gas o sostanze chimiche pericolose. Questo non solo aumenta la sicurezza, ma sposta il ruolo dell'operatore umano da un'esposizione al rischio a una supervisione strategica. È un cambiamento radicale nel modo in cui pensiamo alla protezione di siti sensibili. Damon Henry, CEO di Asylon, ha raccontato a TechCrunch come l'azienda sia nata nel 2015, ispirata dal servizio di droni di Amazon, e come abbia superato momenti difficili, arrivando a servire clienti Fortune 500 e anche il Dipartimento della Difesa americano.

Un mercato in forte crescita: la sicurezza robotica

Il successo del finanziamento di Asylon non è un caso isolato, ma riflette una tendenza più ampia. Le aziende stanno aumentando gli investimenti nella sicurezza, sia fisica che informatica. Dopo episodi come l'uccisione del CEO di UnitedHealthcare, la spesa per la protezione di dirigenti e strutture è salita. Il servizio RaaS di Asylon può costare tra i 100.000 e i 150.000 dollari all'anno, una cifra paragonabile a quella per un servizio di bodyguard umano, ma con la capacità di operare in ambienti dove gli umani non potrebbero andare.

Questa tecnologia non è più soltanto fantascienza, ma una realtà commerciale concreta che sta trovando applicazioni in settori chiave come l'energia, la logistica e la produzione. L'era delle guardie di sicurezza robotiche è appena iniziata, e promette di rendere i nostri luoghi di lavoro più sicuri ed efficienti. L'evoluzione della robotica e dell'intelligenza artificiale sta aprendo nuove frontiere, e i 'DroneDogs' di Asylon sono solo l'ultimo, affascinante esempio di come la tecnologia possa proteggerci in modi impensabili fino a pochi anni fa. Resta da vedere quanto velocemente questa rivoluzione si diffonderà, ma la direzione è chiara: il futuro della sicurezza è sempre più robotico.