Auto Connesse: Il Lato Oscuro della Comodità DigitaleLe nostre auto sono sempre più connesse, veri e propri computer su ruote. Ma questa evoluzione tecnologica porta con sé nuove sfide, soprattutto in termini di sicurezza. Un recente caso, rivelato da TechCrunch, mette in luce quanto possano essere fragili questi sistemi, con un potenziale impatto devastante per la privacy e la sicurezza degli utenti.Immaginate di poter sbloccare un'auto a distanza, accedere ai dati personali del proprietario o persino tracciare i movimenti del veicolo. Sembra la trama di un film, ma è la realtà scoperta da Eaton Zveare, un ricercatore di sicurezza di Harness. Zveare ha individuato gravi vulnerabilità nel portale web di un'importante casa automobilistica, permettendogli di creare un account amministratore con accesso illimitato. Questo significa che un malintenzionato avrebbe potuto visualizzare dati finanziari e personali dei clienti, tracciare veicoli e persino controllare alcune funzioni dell'auto da remoto. La notizia, riportata da TechCrunch AI, è un monito serio per l'intero settore.Vulnerabilità Profonde: Un Accesso InattesoZveare, che ha già un curriculum di scoperte in sistemi di gestione veicoli, ha raccontato di aver trovato queste falle quasi per gioco, durante un progetto nel weekend. Il punto debole risiedeva nel sistema di login del portale: modificando il codice caricato nel browser, è riuscito a bypassare i controlli di sicurezza e a creare un account “national admin”. Questo account gli ha concesso l'accesso a oltre mille concessionarie del produttore negli Stati Uniti. Una porta spalancata su dati sensibili, come ha sottolineato Zveare: “Nessuno sa nemmeno che stai silenziosamente guardando tutti i dati di queste concessionarie, tutti i loro dati finanziari, tutte le loro cose private, tutti i loro lead.”La gravità della situazione è evidente. Con un tale accesso, Zveare è riuscito a utilizzare uno strumento di ricerca nazionale che permetteva di identificare proprietari di veicoli tramite il numero di identificazione dell'auto o addirittura solo con nome e cognome del cliente. Ancora più preoccupante, ha dimostrato di poter associare qualsiasi veicolo a un account mobile, abilitando funzioni di controllo remoto come lo sblocco delle portiere. Ha testato questa possibilità con il consenso di un amico, trasferendo la proprietà dell'auto virtualmente. Il sistema richiedeva solo un'attestazione, una sorta di “promessa”, che l'utente fosse legittimo. “Potrei farlo a chiunque solo conoscendo il loro nome – il che mi spaventa un po' – o potrei semplicemente cercare un'auto nei parcheggi”, ha affermato Zveare, sottolineando la facilità con cui un malintenzionato avrebbe potuto sfruttare queste debolezze.Conseguenze a Catena: Non Solo Auto SbloccateLe implicazioni non si fermano solo allo sblocco delle auto. Un'altra criticità scoperta da Zveare era la possibilità, una volta dentro il portale principale, di accedere ad altri sistemi collegati tramite single sign-on. Questo permetteva di “impersonare” altri utenti e accedere ai loro sistemi senza bisogno di credenziali, una falla simile a quella trovata da Zveare in un portale Toyota nel 2023. Sistemi così interconnessi, ha detto, sono “incubi di sicurezza in attesa di accadere”.All'interno del portale, Zveare ha trovato dati personali identificabili dei clienti, informazioni finanziarie e sistemi telematici per il tracciamento in tempo reale di auto a noleggio o in transito. Fortunatamente, le vulnerabilità sono state corrette in circa una settimana dopo la sua segnalazione, avvenuta a febbraio 2025. Questo episodio sottolinea un punto cruciale: “Il messaggio è che solo due semplici vulnerabilità API hanno spalancato le porte, ed è sempre legato all'autenticazione”, ha concluso Zveare. “Se sbagli quelle, allora tutto crolla.”Il Futuro della Sicurezza nell'AutomotiveQuesto caso è un campanello d'allarme per l'intera industria automobilistica. Mentre le auto diventano sempre più intelligenti e connesse, la sicurezza informatica deve essere una priorità assoluta. Non basta aggiungere funzionalità; è fondamentale costruire sistemi resilienti fin dalle fondamenta. I consumatori ripongono fiducia nei produttori per proteggere non solo i loro veicoli, ma anche i loro dati personali. La comodità offerta dalla connettività non può compromettere la sicurezza. È essenziale che le aziende investano massicciamente in audit di sicurezza regolari, test di penetrazione e che adottino un approccio proattivo nella gestione delle vulnerabilità. Solo così potremo godere appieno dei benefici delle auto connesse, senza il timore di esporci a rischi inaccettabili.