AI Referral: L'Intelligenza Artificiale Guida il Traffico Web

L'AI non è più solo un generatore di contenuti, ma sta diventando uno dei principali motori di traffico del web. A giugno 2025, le piattaforme di intelligenza artificiale hanno generato oltre 1,13 miliardi di visite, con una crescita del 357% rispetto all'anno precedente.

L'AI non è più solo un generatore di contenuti: è un motore di traffico

Per anni, l'Intelligenza Artificiale è stata percepita principalmente come uno strumento per creare contenuti, ottimizzare processi o analizzare dati. Ma ora, i riflettori si spostano: l'AI è diventata uno dei principali motori di traffico per il web. I dati recenti parlano chiaro: a giugno 2025, le piattaforme di intelligenza artificiale hanno generato oltre 1,13 miliardi di visite verso i 1.000 siti web più importanti a livello globale. Un numero che fa girare la testa, specialmente se consideriamo che rappresenta una crescita incredibile del 357% rispetto all'anno precedente. Questa è una vera e propria trasformazione nelle abitudini di navigazione degli utenti, un cambiamento che non possiamo ignorare.

Questo fenomeno, che gli esperti chiamano 'AI referral', è quando un utente, interagendo con un chatbot o un assistente AI come ChatGPT, Gemini o Copilot, clicca su un link che lo reindirizza a un sito esterno. Pensateci: non è più solo la ricerca tradizionale a portare traffico, ma una conversazione. Mentre la SEO (Search Engine Optimization) è stata la regina indiscussa per anni, preparatevi, perché un nuovo campo di battaglia sta emergendo: l'AIO, ovvero l'AI Optimization. Si tratta di capire come ottimizzare i propri contenuti non solo per i motori di ricerca, ma per essere 'citati' e referenziati dalle intelligenze artificiali.

Il boom dell'AI referral: numeri che contano

Secondo i dati di Similarweb, citati da TechCrunch AI, questo aumento vertiginoso non è un caso isolato. Sebbene Google Search detenga ancora la maggioranza del traffico (191 miliardi di referral nello stesso periodo di giugno 2025), la velocità di crescita dell'AI referral è impressionante. E non è solo traffico generico: il settore delle notizie e dei media ha visto un aumento del 770% nei referral AI da giugno 2024. Questo è particolarmente significativo in un momento in cui molti editori si preparano a un futuro in cui Google potrebbe ridurre il traffico diretto verso i siti, un fenomeno che alcuni chiamano 'Google Zero'.

Un esempio concreto arriva da uno studio del Pew Research Center, che ha rilevato come, in presenza di riassunti AI nelle ricerche Google, gli utenti cliccassero sui link meno spesso (8% dei casi) rispetto a quando non c'era alcun riassunto AI (15% dei casi). Questo suggerisce che, mentre le AI possono fornire risposte immediate, il referral diretto rimane un meccanismo cruciale per la scoperta di contenuti più approfonditi. Tra le piattaforme AI, ChatGPT domina la scena, rappresentando oltre l'80% dei referral AI verso i top 1.000 domini. Questo ci dice molto su quale piattaforma stia guidando questa rivoluzione.

Non solo notizie: anche l'e-commerce sta beneficiando di questo trend. Amazon, Etsy ed eBay, ad esempio, hanno registrato milioni di referral AI a giugno. Anche settori come la tecnologia, l'istruzione, l'arte e l'intrattenimento stanno vedendo l'impatto dell'AI. Siti come YouTube, Wikipedia, Research Gate e persino Home Depot hanno ricevuto milioni di visite grazie ai referral AI, dimostrando la versatilità di questo nuovo canale.

Una medaglia a due facce: opportunità e sfide per il futuro

Questa crescita esponenziale, come ogni rivoluzione, presenta una medaglia a due facce per editori e aziende. Da un lato, si apre un canale di acquisizione traffico completamente nuovo e potenzialmente enorme. Immaginate di poter raggiungere utenti che non vi avrebbero trovato tramite la ricerca tradizionale, ma attraverso una conversazione intelligente. È un'opportunità unica per espandere la propria audience e diversificare le fonti di traffico.

Dall'altro lato, sorgono interrogativi cruciali. Come si può ottimizzare il proprio contenuto per essere 'citato' dalle AI? Non è più solo una questione di parole chiave, ma di contesto, pertinenza e autorevolezza. Quali sono le metriche per misurare questo traffico, che è diverso da quello tradizionale? E, soprattutto, questo nuovo intermediario renderà i creatori di contenuti ancora più dipendenti da piattaforme tecnologiche esterne, un po' come è successo in passato con i motori di ricerca e i social media? La questione è complessa e tocca temi come la monetizzazione e la sostenibilità del giornalismo online, come discusso anche su Agenda Digitale AI. L'era dell'AI referral è appena iniziata e sta già riscrivendo le regole del gioco digitale. Per chi crea contenuti, la sfida è capire non solo come essere trovati, ma come essere scelti e raccomandati dalle intelligenze artificiali che guidano sempre più le nostre navigazioni. Sarà fondamentale adattarsi, sperimentare e soprattutto, continuare a creare contenuti di valore che le AI ritengano degni di essere referenziati. Il futuro del web è conversazionale, e l'AI ne è il cuore pulsante.