L'AI non è più fantascienza, è un collega di lavoro Basta con la teoria sull'intelligenza artificiale. È ora di guardare a cosa funziona davvero, sul campo. I recenti Digital360 Awards 2025 ci offrono una lente d'ingrandimento unica sui progetti digitali più brillanti d'Italia, e il verdetto è inequivocabile: l'AI non è più un esperimento per pochi, ma il motore pulsante della trasformazione aziendale. L'evento, che ha riunito i più autorevoli Chief Information Officer (CIO) del paese, ha messo in luce un cambiamento di mentalità fondamentale. Non si parla più di "fare di più con meno", un mantra che sa di tagli e sacrifici. Il nuovo paradigma, come emerso durante il CIOsumm.IT, è "fare meglio con ciò che si ha". L'AI diventa così uno strumento per potenziare le persone, non per sostituirle. Guida pratica: Due esempi concreti che puoi imitare Ma come si traduce tutto questo in pratica? Lasciamo perdere i concetti astratti e analizziamo due casi premiati che chiunque, dal piccolo imprenditore al manager di una multinazionale, può capire e da cui può trarre ispirazione. 1. Clona i tuoi migliori dipendenti con l'AI: il caso SylloTips Immagina di poter catturare l'esperienza, l'intuito e la conoscenza del tuo miglior venditore o del tecnico più esperto del customer service. Immagina di poterli trasformare in un assistente digitale disponibile 24/7 per tutto il team. Sembra un film, vero? Eppure è esattamente quello che fa SylloTips, il progetto che ha sbancato la categoria "Artificial Intelligence". La loro soluzione crea degli agenti AI che non si basano su dati generici presi da internet, ma apprendono direttamente dai migliori dipendenti dell'azienda. Questi "gemelli digitali" possono poi assistere i nuovi assunti, supportare il team di vendita con le informazioni giuste al momento giusto o rispondere alle domande dei clienti con una precisione e un contesto che un chatbot generalista non potrebbe mai avere. Lezione pratica: Non cercare l'AI più potente, ma quella più utile. Invece di implementare un sistema complesso, chiediti: "Chi sono le persone chiave nella mia azienda? Come posso usare l'AI per scalare la loro eccellenza e renderla accessibile a tutti?". 2. Mai più clienti frustrati: l'approccio di Octopus Energy Chiunque abbia passato minuti interminabili in attesa al telefono con un call center sa quanto possa essere frustrante un servizio clienti scadente. Octopus Energy ha affrontato il problema di petto con il suo progetto MagicInk, premiato nella categoria CRM e Marketing. Hanno capito una cosa semplice ma rivoluzionaria. La loro AI si occupa delle richieste ripetitive e a basso valore aggiunto, fornendo risposte immediate e precise. Questo non solo rende felice il cliente che ha un problema semplice, ma libera gli operatori umani. Liberi dalla noia delle solite domande, possono dedicare tempo, empatia e competenza ai casi più complessi, dove il tocco umano fa davvero la differenza. Il risultato è un servizio clienti più rapido, personalizzato ed efficiente. Lezione pratica: Mappa i processi del tuo customer service. Identifica le attività a basso valore che frustrano sia i clienti che i dipendenti. Quello è il punto perfetto per iniziare a introdurre un'automazione intelligente, migliorando la vita di tutti. Oltre la tecnologia: il fattore umano resta decisivo Questi esempi, emersi con forza durante i Digital360 Awards 2025, ci insegnano che l'adozione dell'AI è molto più di una sfida tecnologica. È una questione di visione e di cultura aziendale. I CIO, un tempo visti come i "guardiani dei server", sono oggi figure strategiche che devono guidare questo cambiamento, costruendo ponti tra i reparti e gestendo il capitale umano. La tecnologia è un abilitatore, ma non è la soluzione. Senza una leadership chiara, senza la capacità di coinvolgere le persone e senza una strategia su come integrare questi nuovi "colleghi digitali" nei flussi di lavoro, anche l'algoritmo più sofisticato è destinato a fallire. L'era dell'intelligenza artificiale, paradossalmente, ci sta ricordando cosa sia davvero essenziale: l'intelligenza umana. La capacità di porre le domande giuste, di risolvere problemi complessi e di guidare l'innovazione con uno scopo. L'AI è solo lo strumento più potente che abbiamo mai avuto per farlo.